CALENDARIO DEGLI INCONTRI DEL 2014incontri

GENNAIO

SABATO 11.- Incontro con Moravia.

Il mondo poetico di uno scrittore nasce da letture, viaggi, persone la cui memoria si può ritrovare nei suoi scritti. Ma è

ancor più affascinante incontrarne il ricordo nei libri, negli oggetti, nei quadri che compongono la sua abitazione: visitare

Dott.ssa Andreina CIUFO: La casa museo di Alberto Moravia: ore 10,45. Lungotevere della

Vittoria. Prenotazione obbligatoria. Massimo 15 persone.

SABATO 25.- Un viaggio verso l’arte contemporanea.

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna è un ottimo mezzo per capire il significato e l’evoluzione dell’arte moderna e

contemporanea. Il Prof. Ceccarelli conduce un itinerario attraverso i suoi ambienti che diviene anche un viaggio nel tempo:

a partire dall’Ercole e Lica del neoclassico Canova, passando attraverso i ricchi fermenti dell’800, arrivando al salone

della Galleria dove sono “i matti” come Duchamp, Burri ed altri.

Prof. Giovanni CECCARELLI: Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Ore 15,30. Viale delle Belle

FEBBRAIO

DOMENICA 2.- L’immagine mariana tra devozione ed arte.

La basilica di S.Maria in Trastevere fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e

sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. La chiesa presenta ancora l’aspetto datole da Innocenzo II nel XII

secolo e conserva notevoli memorie storiche ed artistiche. Di particolare valore l’opera di Pietro Cavallini del XIII secolo:

i mosaici della facciata e nel catino absidale con le Storie della Vergine (1291) presentano uno straordinario interesse

Dott.ssa Giorgia POLLIO, Cavallini a S. Maria in Trastevere. Ore 15,30 in Piazza S. Maria in

DOMENICA 16.- La Roma dei Papi.

Dopo la grande vicenda della “Roma dei Cesari” inizia l’avventura della “Roma dei Papi”, un periodo che ha

segnato la città con tanti grandiosi segni. Tutto ebbe inizio con l’arrivo nella Roma imperiale di un pescatore venuto dalla

Prof. Riccardo M. DE PAOLI, I Papi del primo secolo, ore 15,30 in Piazza San Pietro presso

MARZO

DOMENICA 2.- Roma turrita: il colle “capo del mondo”.

Il panorama della Roma medioevale doveva essere molto diverso dall’attuale trionfo di cupole, altane e campanili; più

simile, probabilmente a quello di certe città toscane segnato da numerose ed altissime torri. Il tutto, come tramandano le

cronache, dominato dal colle capitolino. “Capitolio … lo quale era capo de lo munno … et lo monte intorno era

murato de mura forte et alte. Et sopra lo cime de lo monte tutte le mura erano de belle opere … Et infra

la rocca de lo palazo de molte belle opere adhornate … ke fosse speculo ad tutti genti.” (Le miracole de

Roma, anonimo XIII sec.).

Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO, Il Campidoglio medievale. Ore 15,30 in Piazza del

SABATO 15.- Un palazzo per l’educazione.

Il Palazzo del Collegio Nazareno viene da qualche tempo associato al mondo politico. In realtà lo storico palazzo

Tonti, con la sua architettura cinquecentesca, le sue sale ed i suoi decori storici, è da sempre legato all’istruzione dei

giovani. Una storia che inizia nel 1630, allorché San Giuseppe Calasanzio apre una scuola per l’educazione dei poveri,

il che ne fa la più antica scuola pubblica di Roma: una missione educativa che dura da quasi quattro secoli e che è

auspicabile continui a lungo.

Arch. Pierluigi LOTTI: il Palazzo del Collegio Nazareno, ore 10,30 in Largo del Nazareno 8.

Prenotazione obbligatoria. Precedenza ai Soci.

DOMENICA 30.- Le strade di Roma: la Via Prenestina.

Conosciuta in età arcaica col nome di via Gabina ed utilizzata in ambito locale per lo sfruttamento delle cave di

Gabii, la via Prenestina assume un’importanza interregionale come collegamento col santuario della Fortuna Primigenie

di Praeneste. In età imperiale conosce un rinnovato splendore con sontuosi complessi dei quali rimane una significativa

testimonianza nella Villa dei Gordiani.

Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO: La Villa dei Gordiani, ore 10,30 in via Prenestina 325

all’ingresso del Parco di Villa Gordiani.

APRILE

SABATO 5.- Miti, siti, storie e curiosità del Gianicolo.

Molti i luoghi mitici del Gianicolo: rifugio di Giano, sepolcro di Numa Pompilio, il campo di Porsenna dal

quale fuggi Clelia, il ponte Sulpicio difeso da Orazio Coclite. Ma anche, per uscire dal mito, la quercia di Torquato

Tasso, il Fontanone di Paolo V, le memorie della Repubblica Romana del ’49, Regina Coeli, il Faro, il Cannone di

Sig. Salvatore JANNI: Il Gianicolo tra natura, storia e curiosità. Ore 10,30 presso il Faro del

SABATO 12.- Un ritorno dalla memoria del tempo.

La chiesetta di San Benedetto è per lo più legata alle curiosità romane (il campanile più piccolo e la campana più

antica) o alle memorie agiografiche (la residenza romana del giovane Benedetto). Il recente restauro ha reso visibile molti

aspetti dell’edificio medievale, completamente occultati nelle trasformazioni successive: la planimetria, il prospetto del XII,

i dipinti delle navate. Un restauro, come ricorda il suo direttore Laura Gigli, che ha suscitato profonde emozioni: “C’è

una sorta di magia degli eventi. Il rinvenimento della Vergine incoronata nel catino absidale è stato

completato alla vigilia di ferragosto … creando nelle maestranze e nel direttore del restauro un forte

impatto emotivo per la singolare coincidenza con la festa dell’Assunzione di Maria”.

Prof.ssa Laura GIGLI, Restauri e scoperte a San Benedetto in Piscinula, ore 15,30 davanti la

chiesa, Piazza in Piscinula.

MARTEDI’ 15.- Alcuni lavori interessanti e strani.

In occasione della “Settimana per la Cultura” l’Accademico Lancisiano Prof. Giovanni CECCARELLI terrà

una conferenza presso la sede dell’Accademia Lancisiana su “Alcuni lavori interessanti e strani della ricerca in tempo di

crisi”. Il prof. Ceccarelli, nostro apprezzato conferenziere, è lieto di invitare anche i Soci dell’Alma Roma.

Accademia Lancisiana, Borgo S. Spirito 3, dalle ore 17,30.

MAGGIO

SABATO 3.- La rappresentazione delle emozioni.

Il percorso della scultura nel XIX secolo segna un superamento della lunga tradizione classica legata all’idealismo

delle forme. Un ruolo fondamentale fu quello esercitato da Auguste Rodin (1840-1917) con un ritorno ad un realismo

dell’individuo che metteva in evidenza le vere forme e la concretezza del fisico umano, e quindi la personalità e le emozioni

dei soggetti rappresentati. Fondamentale nella sua formazione il viaggio in Italia e la conoscenza diretta di Michelangelo.

La mostra romana si avvale delle ricerche svolte dal Musée Rodin di Parigi e presenta la rassegna più completa mai

organizzata sulle sue sculture in marmo. L’esposizione è felicemente allestita in uno spazio storicamente legato alla estetica

di Michelangelo: le Grandi Aule delle Terme.

Prof. Giovanni CECCARELLI, Rodin. Il marmo, la vita. Ore 10,30 presso il Museo Nazionale

Romano, viale E. De Nicola 79.

DOMENICA 18.- La Roma dei Papi.

Una caratteristica della città nei primi secoli dell’era cristiana è la presenza ancora labile di quella che sarà la grande

Roma dei Papi; per la maggior parte degli abitanti la vita si svolge in una città ancora pagana. In realtà è il periodo nel

quale la comunità cristiana va strutturando le forme del culto e soprattutto va elaborando una specifica arte cristiana che si

differenzia progressivamente dall’arte profana contemporanea. Le pitture nelle Catacombe, le raffigurazioni dei sarcofagi,

l’individuazione di una simbologia specifica, testimoniano la ricerca di una forma di comunicazione iconologica che diverrà

una costante nei secoli successivi.

Prof. Riccardo M. DE PAOLI, Il complesso di San Sebastiano, ore 15,30, via Appia Antica 136.

GIUGNO

DOMENICA 15.- Le strade di Roma: la Via Flaminia.

Il tracciato della strada riprendeva antichi percorsi etruschi e, attraverso l’Umbria e le Marche, poneva in collegamento

Roma con l’Adriatico. La realizzazione in età repubblicana segue l’espansionismo militare romano verso il nord ed è

oggetto di successivi restauri in epoca imperiale da parte di Augusto, Vespasiano e Traiano. Proprio all’età augustea

risale uno dei monumenti di maggiore interesse: la Villa di Livia. Documentata già dalle fonti antiche, come Plinio o

Svetonio, venne localizzata solo nel 1863 e fu da allora tema di studi e campagne di scavo che hanno riportato in luce

alcune delle più incantevoli testimonianze dell’arte romana.

Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO: La Villa di Livia, ore 10,30 in Via della Villa di Livia, 126 –

SABATO 21.- Una riflessione sul significato della pittura.

Gran parte dell’opera di Pietro Cavallini è andata distrutta; tale perdita, se ha reso difficile l’individuazione del

percorso artistico, ha certo contribuito al fascino della sua poetica. Dopo i mosaici di Santa Maria in Trastevere gli

affreschi in S. Cecilia sono l’opera più rappresentativa dell’artista. Qui Cavallini intervenne con un vasto ciclo decorativo

in gran parte perduto. Successivi restauri ne hanno permesso un parziale recupero; particolarmente suggestiva, dopo la

rimozione del coretto, la ricomparsa sulla controfacciata del Giudizio Universale: quello che all’epoca era un invito alla

meditazione sui reali valori dell’esistenza oggi è anche l’opportunità per ripensare i significati della pittura.

Dott.ssa Giorgia POLLIO: Il Coro monastico con gli affreschi del Cavallini, ore 10,30 davanti la

chiesa in Piazza di Santa Cecilia.

SABATO 28.- Il Casino di allegrezze.

Villa Doria Pamphilj è il più cospicuo esempio di grande villa romana; pur segnata dalle vicende storiche ed

urbanistiche conserva tuttora grandi valori ambientali ed artistici. La zona occidentale, aperta a parco pubblico, ha un

prevalente pregio paesaggistico; della massima importanza i beni artistici della zona orientale, verso Porta S. Pancrazio.

Qui era la « villa vecchia » o « casino della famiglia », primitiva residenza dei Doria Pamphilj; qui essi fecero costruire

tra fontane e giardini il « Casino del Bel Respiro », edificio di rappresentanza e scrigno per le loro collezioni, noto oggi

come « Casino dell’Algardi », dal nome dell’architetto, e altresì designato « Casino di allegrezze ».

Arch. Pierluigi LOTTI, Il Casino dell’Algardi. Visita per gentile concessione della Presidenza del

Consiglio dei Ministri. Prenotazione obbligatoria con data e ora da confermare.

* * *

L’attività continuerà con il prossimo Programma che verrà a suo tempo inviato ai Soci e con il seguente anticipo:

DOMENICA 5 OTTOBRE.- Roma sparita: luoghi, miti e persone attorno a Tor di Nona.

Piazza dei Matriciani, la Posterula Domizia, l’Arco di Parma, il Teatro Apollo, la Torre dell’Annona, la Caserma

della Guardia Corsa, il “Loco de giustizia”, la “Pescaria”. La tradizionale “Roma sparita” era fatta di edifici, ma

anche di mestieri, personaggi, modi di vivere; un mondo scomparso con gli interventi urbanistici postunitari. Ma i luoghi

ricordano anche altre vicende, quelle di una Roma più vicina nel tempo ma anch’essa svanita: il mercato nero di Tor di

Nona, i locali alternativi, i murales con l’asino che vola…

Arch. Pierluigi LOTTI: I racconti di Tor di Nona. Ore 15.30 in Piazza S. Salvatore in Lauro.

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