Visite anno 2011

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Domenica 9 gennaio

Comandante Luigi ROSITO: l’Istituto del Risorgimento ed il Sacrario delle Bandiere. Arch. Pierluigi LOTTI: il Vittoriano, da Mausoleo reale ad Altare della Patria.

Roma e l’Unità d’Italia:i simboli e la memoria.

In occasione del 150° dell’Unità d’Italia l’Alma Roma ha organizzato una serie di visite ai luoghi più significativi nel rapporto della capitale con l’Italia unita. La visita odierna ha riguardato un luogo quanto mai emblematico della città, il Vittoriano, nei suoi vari aspetti e nella sua evoluzione: custodia dei simboli e delle memorie, Mausoleo del Padre della Patria, monumento celebrativo della riconquistata unità ed indipendenza, Altare del Milite Ignoto.

Sabato 22 gennaio

Dott.ssa Claudia TEMPESTA

Uno straordinario ritrovamento in Santa Sabina: l’icona murale del VII secolo.

La pittura altomedievale a Roma costituisce una civiltà di immagini giunta a noi solo in minima parte. Anche per questo motivo il ritrovamento all’Aventino della grande icona murale di Santa Sabina, riemersa dopo secoli di oblio, ha suscitato l’attenzione e l’interesse nel mondo dei beni culturali. L’autrice del restauro ha presentato per la prima volta la sua scoperta ai Soci dell’Alma Roma.

Sabato 5 febbraio

Dott. Stefano GRASSO

Palazzo Koch, l’architettura della finanza.

Nei primi decenni di Roma Capitale via Nazionale costituiva il principale asse urbanistico della città: rappresentava il collegamento tra il centro storico e la nuova “Porta della città”, la Stazione Termini, e formava anche la direttrice attorno alla quale si organizzarono i simboli del potere: i ministeri, il Palazzo delle Esposizioni, la Banca d’Italia. Fu in quegli anni che il grandioso palazzo neorinascimentale progettato da Gaetano Koch divenne la sede della Banca d’Italia, e fu in quegli anni che l’Istituto divenne un riferimento essenziale nella politica economica italiana.

Sabato 19 febbraio

Dott.ssa Anna LOBIANCO, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.

Un Museo ritrovato: Palazzo Barberini e la Galleria Nazionale.

Dopo oltre mezzo secolo il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha potuto prendere pieno possesso di Palazzo Barberini. La Galleria Nazionale ha così potuto ampliare gli spazi espositivi (da 650 a 2100 mq), aumentare il numero delle opere esposte (da 120 a 300), corredarsi di nuovi servizi. Il restauro ha anche portato al ripristino di essenziali nodi architettonici come il portico del Bernini e la scala a chiocciola del Borromini. L’illustrazione del “nuovo Palazzo Barberini” è stata curata dalla stessa Direttrice della Galleria.

Domenica 6 marzo

Prof. Riccardo Massimiliano DE PAOLI

La Roma degli Imperatori: Marco Aurelio e la sua Colonna onoraria.

Uomo colto, amante delle lettere e delle scienze, soprannominato “imperatore filosofo”, si trovò a fronteggiare i primi duri attacchi ai confini orientali e settentrionali dell’impero. A Roma è ricordato da due tra i più suggestivi monumenti cittadini: la colonna che racconta i suoi trionfi e la statua equestre capitolina che lo celebra come pacificatore.

Domenica 20 marzo

Dott.ssa Elena LONGO

Roma Communis Patria. S. Maria dell’Anima e la comunità tedesca a Roma.

Nel XIV secolo venne creato a Roma un primo ospizio per i pellegrini della nazione tedesca, un concetto all’epoca più ampio, che comprendeva anche fiamminghi ed olandesi. All’ospizio era annessa una cappella che nel XV secolo viene ampliata in forme gotiche, alquanto esotiche per la Roma del tempo ma che fornivano una connotazione familiare alla “casa” della nazione germanica. La struttura gotica è tuttora leggibile pur nelle trasformazioni successive. Altrettanto suggestive le memorie e le opere d’arte, italiane e fiamminghe, che dal XV secolo a oggi ne hanno arricchito l’interno.

Sabato 9 aprile

Dott. Michele DI SIVO

Caravaggio a Roma. Una vita dal vero.

Gli anni romani sono per Caravaggio il momento di massima intensità artistica e esistenziale. In una mostra, allestita nella Sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma, questo periodo è stato ricostruito attraverso grandi capolavori, documenti originali, testimonianze inedite; ne è risultato un continuo gioco di rimandi e suggestioni che ha portato alla luce i fatti salienti della sua vicenda umana ed artistica ed aspetti finora sconosciuti dell’ambiente intellettuale e culturale da lui frequentato. Tale contesto, fondamentale per il maestro e per tutta l’arte dell’occidente, ci è stato illustrato dallo stesso funzionario dell’Archivio di Stato che ha curato la mostra.

Sabato 30 aprile

Dott.ssa Angela NEGRO, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Corsini.

Invito a Palazzo Corsini. Abiti e ventagli del Settecento

Palazzo Corsini con la Galleria Nazionale d’Arte Antica costituisce un unicum nel panorama culturale romano: un’architettura ed una collezione d’arte nata nel ‘700, ultima espressione dei palazzi “pontifici” romani e omogenea testimonianza del committente, che è giunta inalterata fino a noi. Un complesso che però è spesso trascurato nel suo splendido isolamento. Angela Negro, Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica, ne promuove il rilancio con questa mostra che ha esposto opere, finora nei depositi, che sono un’importante testimonianza della cultura materiale e del raffinato gusto di un’epoca.

Domenica 15 maggio

Dott. Andrea COLETTA

Il segno degli Dei nell’antica Roma: Vesta e la Casa delle Vestali.

Il culto di Vesta è uno dei più antichi e significativi nella religione romana. La sacralità del focolare, ovvero della famiglia, ha una simbologia che dall’età arcaica si perpetua fino all’età imperiale. Sin dai tempi di Numa Pompilio le Vestali sono le sacerdotesse del culto; ancora oggi, nel linguaggio corrente, il termine “vestale” sta ad indicare la custode di una tradizione. A Roma. dopo vent’anni di restauri, è stata riaperta al Foro Romano la Casa delle Vestali; l’avvenimento è stato giustamente definita un “tesoro ritrovato”.

Domenica 29 maggio

Prof. Riccardo M. DE PAOLI

La Roma degli Imperatori: Settimio Severo e l’Arco degli Argentari.

Con la morte di Marco Aurelio si fanno più visibili i segnali di crisi; è un periodo travagliato, sia ai confini che nel cuore stesso dell’impero romano. Dopo Commodo, Elvio Pertinace e Didio Giuliano con Settimio Severo Roma riafferma la sua presenza. In città la dinastia dei Severi è ricordata anche da un curioso monumento posto in un luogo pieno di fascino, come il Velabro.

Domenica 5 giugno

Arch. Pierluigi LOTTI

Un caffè lungo 250 anni. Il Caffè Greco.

Spazio di ristoro e di divertimento? Anche, ma in realtà cenacolo di artisti ed intellettuali, custodia di opere d’arte, vetrina di mondanità, un luogo di incontro internazionale che ha celebrato nel 2011 i suoi primi 250 anni. L’Alma Roma quest’oggi non solo ha condotto Soci ed amici alla visita di un museo del tutto particolare, ma li ha anche invitati ad una chiacchierata su e in un caffè storico.

Sabato 11 giugno

Dott.ssa Simona ANTELLINI

Il tesoro del banchiere: la Cappella Chigi in S. Maria del Popolo

Nella chiesa di S. Maria del Popolo, già ricca di capolavori, il banchiere Agostino Chigi il “Magnifico” riesce a raccogliere opere di Raffaello, Francesco Salviati, Sebastiano del Piombo, Lorenzetto, Bernini. Una cappella che diviene anche la sua tomba, quasi che il banchiere volesse tenere per sempre accanto a sé il suo tesoro. La cappella, recentemente restaurata, ci è stata illustrata dalla stessa storica dell’arte che ne ha curato il recupero.

Sabato 25 giugno

Dott.ssa Elena LONGO

Roma communis patria: S. Stanislao dei Polacchi e la comunità polacca a Roma.

L’unico inno nazionale che cita l’Italia è quello polacco, quasi a testimoniare le analogie ed una secolare vicinanza tra le due nazioni. È una fratellanza che si è rinnovata col pontificato di Giovanni Paolo II e che a Roma inizia almeno nel 1580 quando il cardinale Stanislao Osio realizza il primo ospizio ed ospedale per i pellegrini polacchi. Il ciclo Roma Communis Patria sulle Chiese nazionali a Roma ci ha condotto oggi in via delle Botteghe Oscure, in un luogo testimone di questa lunga vicenda.

Domenica 2 ottobre

Arch. Pierluigi LOTTI

Roma e l’Unità d’Italia: “Villa Gloria” e la conquista della capitale.

Il ruolo di Roma come capitale d’Italia fu più un’imposizione esterna che una scelta interiore; i luoghi emblematici di questa vicenda sono tutti legati a fatti di sangue, spesso infruttuosi seppur gloriosi: il Gianicolo e la Repubblica Romana, Mentana, Porta Pia e la fine del potere temporale. Meno noto, ma più affascinante per il suo romanticismo velleitario, l’episodio di Villa Glori dove il carattere simbolico dell’impresa supera di molto l’importanza strategica dell’evento. Non a caso Carducci parlò di una “Villa Gloria”.

Domenica 16 ottobre

Prof. Riccardo Massimiliano DE PAOLI

La Roma degli Imperatori: Aureliano e la Porta Ostiense.

Dopo la dinastia dei Severi, in poco più di trent’anni, si succedono 14 imperatori. Personalità secondarie che governano a volte per pochi mesi o addirittura contemporaneamente. È un periodo che, non a caso, è definito dell’anarchia militare. Non mancano gli avvenimenti storici di rilievo: il Millenario di Roma, l’inizio delle persecuzioni sui cristiani, i barbari che premono alle frontiere. L’impero romano, grazie alla sua solida struttura, è ancora in piedi ma la crisi economica e politica ne dimostra la debolezza. L’imperatore Aureliano è costretto a continue guerre di confine ma, soprattutto, deve dotare la città, nove secoli dopo la cinta serviana, di nuove mura. La Porta Ostiense, poi Porta S. Paolo, può considerarsi emblematica dell’architettura militare e dell’emergenza politica di quel momento.

Mercoledì 19 ottobre

Arch. Pierluigi LOTTI

La “seconda casa” di Papa Pio IV. Palazzo Borromeo.

Pio IV è noto per la sua residenza in Vaticano: la “Casina di Pio IV”. In realtà questo pontefice ha legato il suo nome anche ad un’altra residenza extraurbana: la “Palazzina di Pio IV” sulla Flaminia. L’edificio fu regalato al nipote San Carlo Borromeo; la proprietà passò quindi ai Colonna ed ai Balestra. Restaurato nel 1920 dall’antiquario Jandolo, è oggi meglio conosciuto come Palazzo Borromeo ed è sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Rinnoviamo i nostri ringraziamenti a Sua Eccellenza l’Ambasciatore Francesco Maria Greco per aver gentilmente concesso alla nostra Associazione l’autorizzazione per la visita odierna.

Domenica 30 ottobre

Dott. Andrea COLETTA

Il segno degli Dei nell’antica Roma: Il Tempio di Marte Ultore e il Foro di Augusto.

Il dio Marte accompagna sin dalle origini la storia di Roma. È il Marte Padre di tutto il popolo romano, in quanto padre mitologico di Romolo e Remo. È il Marte Gradivo, invocato dal più potente esercito dell’epoca: l’esercito romano. È il Marte Ultore, il “vendicatore” della morte di Cesare che, grazie alla politica di Augusto, diventa anche “padre” dell’Impero Romano.

Sabato 12 novembre

Arch. Pierluigi LOTTI

Un’architettura per il libro. Uno strumento per l’apostolato. La Biblioteca Vallicelliana.

Il Palazzo dei Filippini è la prima opera del Borromini ed il suo genio creativo può pienamente esprimersi nei suoi vari componenti: l’Oratorio, lo scalone, i cortili, la sala ovale, la Biblioteca Vallicelliana. Nucleo della visita è stato appunto il salone borrominiano della Biblioteca nel quale l’architetto, oltre allo spazio architettonico, progetta anche arredi lignei e finiture e realizza in definitiva “un’architettura per il libro”. La Biblioteca Vallicellina, fondata nel 1581 e specializzata nella storia di Roma e della Chiesa, può vantare preziosi documenti che datano sin dal VII secolo ed il notevole le primato di essere la più antica biblioteca romana aperta al pubblico. La Biblioteca con il sottostante Oratorio sono i due strumenti essenziali dell’apostolato dei Filippini; grazie a Borromini diventano un nodo fondamentale della grande “Roma Barocca”.

Sabato 3 dicembre

Dott.ssa Claudia TEMPESTA

L’apparato decorativo della chiesa dei Ss. Cosma e Damiano.

La chiesa dei Ss. Cosma e Damiano ha una vicenda storica comune a tanti monumenti romani: un edificio classico, ovvero un’aula del Foro della Pace, che diviene una Basilica nel 527 con papa Felice IV, rinnovata e trasformata da una veste barocca nel 1632. Una storia emblematica, e apparentemente già vista, che viene riscritta dai recenti restauri. Una storia che ci è stata narrata dalla stessa funzionaria curatrice dei restauri che hanno portato ad una riscoperta del monumento.

Domenica 18 dicembre

Prof.ssa Sabina MANIELLO

Francesco Nappi e Ulisse Giocchi in S. Maria della Consolazione.

Una preziosa ricerca d’archivio della nostra Socia Onoraria, la Prof.ssa Sabina Maniello, ha permesso il riemergere di nuove testimonianze relative alla decorazione della cappella dell’ “Università dei Garzoni degli Osti” in S. Maria della Consolazione. Lo studio, che grazie a documenti inediti ha portato all’individuazione degli artisti e delle fasi di lavorazione, è stato recentemente pubblicato nel nostro Bollettino d’Informazioni (2010, anno LI) ed oggi è stato presentato ai Soci dalla stessa ricercatrice.

 

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