Sabato 14 gennaio
Dott. Ludovico AUGELLO
Castello S. Angelo. Una fortezza per l’arte.
Castel S. Angelo è probabilmente il monumento più noto e meno conosciuto di Roma. Il nome rievoca: imperatori, papi, artisti. Personaggi famosi o mitici come Adriano, Aureliano, Gregorio Magno, Cola di Rienzo, Clemente VII, Benvenuto Cellini, Giordano Bruno, Cagliostro, Tosca. In realtà il Castello è anche Il “Museo Nazionale di Castel S. Angelo”, ovvero un contenitore di opere d’arte di altissimo valore, anche se per lo più ignorate. Un Museo d’Arte che, tra l’altro, può vantare il primato della massima sicurezza!
Sabato 21 gennaio
Prof. Marco GUARDO, Direttore della Biblioteca Corsiniana
La Biblioteca Corsiniana, un “tesoro” di Palazzo Corsini, e la mostra “Quintino Sella Linceo”.
Palazzo Corsini, per la sua concentrazione di storia, arte e cultura, costituisce una rarità non solo nel panorama culturale romano ma anche europeo. Una rilevante architettura ed una preziosa collezione d’arte; ma anche prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia Nazionale dei Lincei, la Biblioteca dell’Accademia, la Fondazione Caetani e la Biblioteca Corsiniana. Dopo la visita nell’aprile scorso alla Galleria Nazionale, condotta dalla Direttrice Dott.ssa Angela Negro, quest’oggi è stato il Direttore della Corsiniana a condurci alla “scoperta di un tesoro” costituito da incunaboli, manoscritti e autografi. Per l’occasione ha illustrato anche la mostra che lui stesso ha curato. La mostra, inaugurata dal Presidente Napolitano, era dedicata ad un noto politico che con una severa manovra finanziaria si è occupato del pareggio del Bilancio. L’uomo politico era Quintino Sella: è curioso come nella storia d’Italia si ripetano alcuni avvenimenti!
Domenica 19 febbraio
Dott. Andrea COLETTA
Il segno degli Dei nell’antica Roma. Marte e l’arte della guerra nel mondo romano.
Il culto degli Dei nell’antica Roma riprende da una parte le divinità del mondo greco, dall’altra conserva antichi culti autoctoni. Altra sua caratteristica il fatto che l’aspetto religioso, più che rivolto ad una spiritualità ultraterrena, così come avviene nel nostro mondo, abbia sempre profondi legami con la realtà politica e sociale quotidiana. Quanto mai significativa la presenza di Marte nella storia romana: guerre puniche, guerre galliche, guerre sociali, guerre civili; bastano poche parole (il gladio, i rostri, le coorti, le legioni, il castrum, i trionfi) e tutto un mondo ritorna alla mente. In tal senso il Museo della Civiltà Romana, che oggi abbiamo visitato col Dott. Coletta, riesce a dare un quadro completo di una cultura che ancora oggi riveste un grande fascino.
Domenica 4 marzo
Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO
Palazzo Spada: diplomazia, teologia neoplatonica, allegoria, collezionismo.
Il costruttore del palazzo, il cardinale Girolamo Capodiferro, Nunzio apostolico in Francia, riveste alla metà del ‘500 un ruolo di primo piano nei rapporti politici tra Giulio III ed Enrico II; non a caso i due monarchi vengono ritratti all’interno del palazzo ed i loro emblemi compaiono sulla facciata. Più complessa ed ermetica è la decorazione dei prospetti: un apparato iconografico che è stato definito una “speculazione neoplatonica fondata su testi sacri e su elucubrazioni di umanisti del più puro Rinascimento”. Quando nel 1632 un altro cardinale, Bernardino Spada, acquistò il palazzo questo trattato allegorico sugli esterni dovette sembrargli particolarmente confacente ai suoi interessi scientifici ed artistici testimoniati dalla meridiana, dalla prospettiva e soprattutto dalla sua raffinata collezione d’opere d’arte.
Domenica 18 marzo
Prof.ssa Sabina MANIELLO
Santa Maria della Concezione. Polvere, cenere e niente
La chiesa di S. Maria della Concezione è una tipica espressione della spiritualità dell’ordine dei Cappuccini. Una località, all’epoca, solitaria e quasi campestre; un’architettura austera e tradizionale; un interno ad una navata spoglio ed elementare. Una chiesa non ancora coinvolta dall’esuberanza barocca. Eppure le cappelle contengono una serie di pitture dei maestri dei primi decenni del Seicento: Guido Reni, Gherardo delle Notti, Lanfranco, Domenichino, Andrea Sacchi, Girolamo Muziano, Pietro da Cortona, Caravaggio. Una sequenza di opere d’arte che è difficile trovare raccolte anche in un museo. Un tesoro prezioso ed inaspettato all’interno di un contenitore tanto semplice ed umile. Anche il sepolcro del suo promotore è espressione di questa austerità: era Antonio Barberini, Cardinale e fratello del grande Pontefice Urbano VIII; la sua tomba è una semplice pietra terragna con le parole: Hic iacet pulvis, cinis et nihil, qui vi sono solo polvere, cenere e nulla
Domenica 25 marzo
Arch. Pierluigi LOTTI
Palazzo Massimo alle Terme. Una nuova casa per antichi abitanti.
Quando nel 1789 i Massimo acquistarono la villa Peretti Montalto questa costituiva la gemma del sistema di ville che coronavano il colle Esquilino. Solo pochi decenni dopo la Stazione ferroviaria dello Stato Pontificio ed i palazzi della Roma umbertina determinano la scomparsa quasi totale delle ville. Nel 1873 l’ultimo erede, il principe Massimiliano Massimo dell’ordine dei Gesuiti, decide di abbattere l’edificio e di trasformarlo in istituto scolastico. Nel 1995, dopo lunghi restauri, il palazzo è stato riaperto ed assegnato al Museo Nazionale Romano. Curiosamente con la nuova destinazione hanno trovato una sede anche antichi “abitanti della zona”: il Discobolo Lancellotti, il Pugilatore in riposo del teatro Costanzi, la Niobide degli Horti Sallustiani…
Domenica 15 aprile
Dott.ssa Alessandra MILELLA
“Alti e bassi” della Chiesa dei Ss. Quirico e Giulitta.
“Resti archeologici di grande interesse sono venuti alla luce in seguito ad un impressionante sinistro … alla fine della Messa di una domenica del novembre scorso, sotto il peso dei fedeli che uscivano, una parte del pavimento della chiesa sprofondò per un paio di metri aprendo una falla di considerevoli dimensioni…”; così riporta in cronaca “Il Messaggero” il 22 settembre 1954. Ed è solo una delle tante vicende che da 15 secoli hanno più volte travagliato un edificio costruito, abbandonato, ruotato, rialzato, decorato, restaurato, consolidato …
Mercoledì 18 aprile
Prof. Emanuele GATTI
Riflessioni di un archeologo. Proposte per una nuova interpretazione nella pianificazione di Roma Antica.
Nell’ambito della Settimana della Cultura il Prof. Emanuele Gatti, Socio Onorario dell’Alma Roma e già Sovrintendente Vicario alla Sovrintendenza Archeologica di Roma, ha esposto nella Sala Conferenze di Palazzo Massimo alle Terme le sue ultime ricerche di Topografia Romana: un interessante studio relativo alla dislocazione sul territorio degli insediamenti storici.
Sabato 28 aprile
Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO
Fanciulle “pericolose” su una strada romana. I ritrovamenti archeologici nei sotterranei del Conservatorio di S. Pasquale Baylon.
Che un edificio a Roma sia costruito su preesistenze non è una rarità. È però una notizia che ancor oggi siano possibili tali rinvenimenti come nel caso degli scavi effettuati in Trastevere nei sotterranei del Collegio Ecclesiastico Internazionale Sedes Sapientiae che hanno portato in luce alcuni ambienti pertinenti ad edifici ad un antico tracciato romano. È anche curioso che l’edificio sia stato in passato il Conservatorio di San Pasquale Baylon, il protettore “delle zitelle” citato dal Vasi come “Conservatorio delle Fanciulle pericolose”, ovvero “povere fanciulle tratte dai pericoli del secolo, acciò siano in esso istruite nelle cristiane virtù”. I recenti scavi diretti dal Prof. Moccheggiani sono stati illustrati dall’archeologa che ha partecipato ai lavori, Dottoressa Stefania Fogagnolo.
Domenica 13 maggio
Prof. Riccardo M. DE PAOLI
La Roma degli Imperatori. Diocleziano e le più grandiose Terme di Roma.
Dopo decenni di lotte e disordini l’Impero è in crisi: i confini travolti dai barbari, le campagne abbandonate, il commercio in crisi. Nei vent’anni del suo governo Diocleziano riesce nel suo doppio impegno: riprendere i confini dell’Impero e riportare l’ordine e la legalità all’interno. Non un ritorno al passato, perché ormai un mondo di uomini, idee e istituzioni è finito, ma un nuovo ordinamento che riuscirà a dare ancora una lunga vita all’Impero e lasciarvi il segno di Roma. In città il simbolo più grandioso di questa civiltà sono state le sue Terme.
Domenica 27 maggio
Dott. Andrea COLETTA
Il segno degli Dei nell’antica Roma. Ercole e il suo mito nell’area del Foro Boario.
Figlio di Zeus e di Alcmena Eracle fu più esattamente un semidio. Simbolo dell’uomo in lotta con le forze della natura, fu particolarmente venerato dai Romani con il nome di Ercole. Come ricorda Coarelli la sua lotta “con il gigante Caco costituisce in un certo modo una versione leggendaria delle difficoltà che incontrarono i primi viaggiatori e mercanti greci nei loro rapporti con le popolazioni indigene”. La lotta tra i due si svolse tra il Tevere e l’Aventino e ne rimase il ricordo nell’Ara Maxima Herculis e nel Tempio di Hercules Victor, chiamato poi erroneamente Tempio di Vesta.
Sabato 9 giugno
Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO
Il Palazzo e la Galleria Colonna. Un arco di Trionfo.
Quando Carlo Fontana scolpì la Quadriga sulla sommità del Vittoriano, ebbe come modella Vittoria Colonna, Duchessa di Sermoneta. Fu in quell’occasione che venne pronunciata la frase: “Colonna? Non è un nome, è un arco di trionfo”. È questa forse la migliore definizione data ad una famiglia la cui storia, fin dal Medioevo, è intimamente connessa con Roma. Allo stesso modo la loro residenza risulta strettamente collegata con l’evoluzione della città: fortificazione nel X secolo, residenza cardinalizia nel XV, palazzo patrizio nel XVII-XVIII. Mirabile anche per le sue collezioni d’arte: come disse Lavagnino “di un fasto più che principesco: regale!”.
Venerdì 22 giugno
Arch. Pierluigi LOTTI
Roma: femminile singolare. Gemma Hartmann e Roma.
L’Istituto Nazionale per la Grafica ha dedicato un omaggio ad un’artista particolarmente attiva nel campo della pittura e della grafica: Gemma Hartmann. Nata a Copenhagen, si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e le sue opere figurano in collezioni italiane ed estere, presso la sede della Banca di Roma ed il Caffè Greco. Particolarmente significativo il suo legame con Roma, scenario della sua esistenza e soggetto della sua arte, testimoniato dalla lunga collaborazione alla Strenna dei Romanisti. La Calcografia Nazionale ha organizzato, nella prestigiosa Sala Dante di Palazzo Poli, una mostra delle sua opera dedicata a Roma: “Gemma Hartmann, La mia Roma”.
Domenica 7 ottobre
Arch. Pierluigi LOTTI
Roma Sparita: dalla Villa Palombara a Piazza Vittorio Emanuele II.
La Villa Palombara, ovvero Piazza Vittorio, costituisce quasi una sintesi della vicenda urbanistica di Roma Capitale durante gli ultimi due secoli: dai “Trofei di Mario”, alla edificazione della Roma Umbertina, all’attuale “China Town”. Una storia di degrado ma anche di grande vitalità: una realtà così multiculturale Roma l’aveva conosciuta solo in epoca classica.
Sabato 13 ottobre
Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO
La villa di Capo Bove: uso, abuso e riuso dei beni archeologici
La Via Appia Antica, per secoli indagata da scrittori, pittori e studiosi, sembrerebbe non avere più molto da dire. Eppure vi è un monumento, che solo da poco si è reso visibile, la cui vicenda è emblematica della cattiva e della buona gestione del nostro patrimonio culturale. Si tratta di una villa romana, divenuta nei secoli con la sua vigna il vecchio “Casale di Capo di Bove”, che nel 1945 è trasformata in una lussuosa residenza con piscina. Ne seguì una lunga battaglia in difesa dell’ambiente storico-artistico dettata dalla coscienza civile che ha caratterizzato gli ultimi decenni. Finalmente l’esproprio da parte dello Stato Italiano nel 2002 ed un mirabile restauro non a caso dedicato all’alfiere di queste battaglie: Antonio Cederna.
Domenica 28 ottobre
Prof. Riccardo M. DE PAOLI
La Roma degli Imperatori. Costantino e il suo Arco Trionfale.
In questo stesso giorno 28 ottobre, ma 1700 anni orsono, una battaglia come tante, destinata a risolvere una contesa all’interno dell’Impero Romano, segnò l’inizio di un “impero universale”, un impero spirituale che si sovrappose, fino a sostituirlo, all’impero politico di Roma. La vicenda politica di Costantino Imperatore viene mirabilmente narrata per immagini nel suo arco trionfale.
Sabato 10 novembre
A cura dell’Accademia di Francia a Roma
I giardini di Villa Medici e l’alienazione del Cardinale.
Un carattere essenziale dell’arte del Manierismo, come osservava un critico, è la contemporanea presenza nell’opera d’arte di opposte categorie: natura e artificio, ordine e disordine, semplice e complesso. Ne deriva un carattere di ambiguità che ha fatto parlare di alienazione del manierismo. Ne è un tipico esempio la villa del Cardinale Ricci passata poi ai Medici. Una facciata verso la città essenziale e spoglia, una facciata sul giardino complessa e iperdecorata. Giardini che presentano la razionalità geometrica nel taglio delle aiuole e l’emozione estetica data dai marmi antichi e dagli scorci panoramici. Austerità e fasto, ragione e pathos, pubbliche virtù e piaceri privati nel mondo del cardinale Ferdinando de’ Medici.
Sabato 17 novembre
Arch. Dario DEL BUFALO
Incanto della Campagna Romana. Il castello della Cecchignola.
Un casale fortificato con torre del XII secolo ed una cinta di mura in comunicazione visiva con le altre torri della campagna romana. Una storia travagliata testimoniata da murature che vedono sovrapporsi antichi basoli, scaglie di tufo e selce, poi tufelli, marmi di riuso, infine i mattoni del 1891 per la cisterna Torlonia. Una documentazione che va da una Bolla di Onorio III del 1217 ai ricordi di D’Annunzio: “Dove sarà il primo appuntamento? Alla Cecchignola? Quando il tempo è bello, quella campagna morta e muta si copre d’un’immensa dolcezza e assume un colorito mirabile…”. Un meritorio restauro ne ha fatto la sede dell’Università dei Marmorari di Roma.
Domenica 25 novembre
Dott. Andrea COLETTA
Roma caput mundi. Una città tra dominio e integrazione.
“Urbem fecisti quod prius orbis erat”: hai fatto del mondo una città. Il celebre verso di Rutilio Namaziano è quello che esprime nel modo migliore, con la classica forza e sintesi del latino, l’intento programmatico della mostra “Roma caput mundi” che viene riportato nel comunicato stampa della Soprintendenza di Roma: rappresentare la vicenda politica e culturale della città “dalle origini di Roma alla conquista dell’Italia e delle province; gli influssi culturali e religiosi; schiavitù e melting-pot etnico”.
Sabato 1 dicembre
Prof.ssa Laura GIGLI
San Pietro in Montorio. Il doppio panorama del Gianicolo
Dal Gianicolo, ricorda D’Annunzio si può ammirare un magnifico panorama, una Roma “immensa, augusta, radiosa, irta di campanili, di colonne e di obelischi, incoronata di cupole e di rotonde, nettamente intagliata, come un’acropoli, nel pieno azzurro”. Sul Gianicolo si può altresì godere uno splendido panorama sull’arte: Baccio Pontelli, Bregno, Sebastiano del Piombo, Nicolò Pomarancio, Baldassarre Peruzzi, Vasari, Ammannati, Daniele da Volterra, Bramante, Bernini.
Domenica 16 dicembre
Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO
Il tesoro dei Doria-Pamphilj: il Palazzo e le collezioni artistiche.
L’edificio è uno dei più grandi palazzi romani. Residenza dei Cardinali Diaconi di S. Maria in via Lata, nel 1601, col cardinale Aldobrandini, inizia il suo lungo processo di crescita fatto di acquisti ed ampliamenti. Nel 1671 la proprietà, attraverso successive eredità e doti matrimoniali, diviene Doria Pamphilj. Anche le collezioni d’arte seguono la stessa vicenda con l’unione dei vari fondi Della Rovere, Aldobrandini, Pamphilj e Doria e con gli acquisti dell’Ottocento. Il risultato è la Galleria Doria-Pamphilj, un tesoro formato da centinaia di quadri, arazzi, statue, marmi, mobili; tutte opere di eccezionale livello. Un tesoro che pochi altri musei o famiglie al mondo possono vantare.