Visite anno 2014

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Sabato 11 gennaio

Dott.ssa Andreina CIUFO

La casa museo di Alberto Moravia

Il mondo poetico di uno scrittore nasce da letture, viaggi, persone la cui memoria si può ritrovare nei suoi scritti. Ma ancor più affascinante è stato oggi incontrare Moravia nei ricordi, nei libri, negli oggetti, nei quadri che compongono la sua abitazione: visitare la sua casa è stato ritrovare il suo mondo.

Sabato 25 gennaio

Prof. Giovanni CECCARELLI

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna è un ottimo mezzo per capire il significato e l’evoluzione dell’arte moderna e contemporanea. Il Prof. Ceccarelli ha condotto un itinerario attraverso i suoi ambienti che è divenuto anche un viaggio nel tempo: a partire dall’Ercole e Lica del neoclassico Canova, passando attraverso i ricchi fermenti dell’800, arrivando al salone della Galleria dove sono “i matti” come Duchamp, Burri ed altri.

Domenica 2 febbraio

Dott.ssa Giorgia POLLIO

Cavallini a S. Maria in Trastevere

La basilica di S. Maria in Trastevere è stato probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano edificato a Roma e sicuramente il primo dedicato al culto della Vergine. La chiesa presenta ancora l’aspetto datole da Innocenzo II nel XII secolo e conserva notevoli memorie storiche ed artistiche. Di particolare valore le opere lasciatevi da Pietro Cavallini nel XIII secolo: i mosaici della facciata e nel catino absidale con le Storie della Vergine (1291) presentano uno straordinario interesse artistico e iconologico.

Domenica 16 febbraio

Prof. Riccardo M. DE PAOLI

I Papi e Roma

Oggi, dopo il precedente ciclo dedicato alla grandiosa vicenda della “Roma dei Cesari”, ha avuto inizio un nuovo percorso: la lunga avventura della “Roma dei Papi”, un periodo che ha segnato la città con tanti grandiosi segni. Tutto ebbe inizio con l’arrivo nella Roma imperiale di un pescatore venuto dalla Galilea.

Domenica 2 marzo

Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO

Il Campidoglio medioevale

Il panorama della Roma medioevale doveva essere molto diverso dall’attuale trionfo di cupole, altane e campanili; più simile, probabilmente a quello di certe città toscane segnato da numerose ed altissime torri. Il tutto, come tramandano le cronache, dominato dal colle capitolino, oggetto dell’odierna visita. “Capitolio … lo quale era capo de lo munno … et lo monte intorno era murato de mura forte et alte. Et sopra lo cime de lo monte tutte le mura erano de belle opere … Et infra la rocca de lo palazo de molte belle opere adhornate … ke fosse speculo ad tutti genti.” (Le miracole de Roma, anonimo XIII sec.).

Sabato 15 marzo

Arch. Pierluigi LOTTI

Il Palazzo del Collegio Nazareno

Il Palazzo del Collegio Nazareno viene da qualche tempo associato al mondo politico. In realtà lo storico palazzo visitato oggi, con la sua architettura cinquecentesca, le sue sale ed i suoi decori storici, è da sempre legato all’istruzione dei giovani. Una storia che inizia nel 1630, allorché San Giuseppe Calasanzio apre una scuola per l’educazione dei poveri, il che ne fa la più antica scuola pubblica di Roma. La missione educativa dura da quasi quattro secoli, ed è auspicabile che continui a lungo; deprecabile che un palazzo nato per l’educazione diventi uno dei tanti “palazzi della politica” romani.

Domenica 30 marzo

Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO

La Via Prenestina e la Villa dei Gordiani

Conosciuta in età arcaica col nome di via Gabina ed utilizzata in ambito locale per lo sfruttamento delle cave di Gabii, la via Prenestina assume un’importanza interregionale come collegamento col santuario della Fortuna Primigenie di Praeneste. In età imperiale conosce un rinnovato splendore con sontuosi complessi dei quali rimane una significativa testimonianza nella Villa dei Gordiani.

Sabato 5 aprile

Sig. Salvatore JANNI

Il Gianicolo tra natura, storie e curiosità

Molti i luoghi mitici del Gianicolo: rifugio di Giano, sepolcro di Numa Pompilio, il campo di Porsenna dal quale fuggi Clelia, il ponte Sulpicio difeso da Orazio Coclite. Ma anche, al di fuori del mito, i luoghi visitati oggi: la quercia di Torquato Tasso, il Fontanone di Paolo V, le memorie della Repubblica Romana del ’49, Regina Coeli, il Faro, il Cannone di mezzogiorno…

Sabato 12 aprile

Prof.ssa Laura GIGLI

Restauri e scoperte a San Benedetto in Piscinula

La chiesetta di San Benedetto è per lo più legata alle curiosità romane (il campanile più piccolo e la campana più antica) o alle memorie agiografiche (la residenza romana del giovane Benedetto). Il recente restauro ha reso visibile molti aspetti dell’edificio medievale, completamente occultati nelle trasformazioni successive: la planimetria, il prospetto del XII, i dipinti delle navate. Un restauro, come ha ricordato il suo direttore Laura Gigli, che ha suscitato profonde emozioni: “Vi è stata una sorta di magia degli eventi. Il rinvenimento della Vergine incoronata nel catino absidale è stato completato alla vigilia di ferragosto … creando nelle maestranze e nel direttore del restauro un forte impatto emotivo per la singolare coincidenza con la festa dell’Assunzione di Maria”.

Martedì 15 aprile

Prof. Giovanni CECCARELLI

Alcuni lavori interessanti e strani della ricerca

In occasione della “Settimana per la Cultura” l’Accademico Lancisiano Prof. Giovanni Ceccarelli, nostro apprezzato conferenziere, ha tenuto oggi una singolare comunicazione, presso la sede dell’Accademia Lancisiana, avente come titolo “Alcuni lavori interessanti e strani della ricerca in tempo di crisi”. Il prof. Ceccarelli è lieto di invitare anche i Soci dell’Alma Roma.

Sabato 3 maggio

Prof. Giovanni CECCARELLI

Rodin, il marmo, la vita

Il percorso della scultura nel XIX secolo segna un superamento della lunga tradizione classica legata all’idealismo delle forme. Un ruolo fondamentale fu quello esercitato da Auguste Rodin (1840-1917) con un ritorno ad un realismo dell’individuo che metteva in evidenza le vere forme e la concretezza del fisico umano, e quindi la personalità e le emozioni dei soggetti rappresentati. Fondamentale nella sua formazione il viaggio in Italia e la conoscenza diretta di Michelangelo. La mostra romana visitata quest’oggi si è avvalsa delle ricerche svolte dal Musée Rodin di Parigi presentando la rassegna più completa mai organizzata sulle sue sculture in marmo. Assai suggestivo anche l’allestimento: le Grandi Aule delle Terme di Diocleziano.

Domenica 18 aprile

Prof. Riccardo M. DE PAOLI

La Roma dei Papi: il complesso di San Sebastiano

Una caratteristica della città nei primi secoli dell’era cristiana è la presenza ancora labile di quella che sarà successivamente la grande Roma dei Papi; per la maggior parte degli abitanti la vita si svolge in una città ancora pagana. In realtà è il periodo nel quale la comunità cristiana va strutturando le forme del culto e soprattutto va elaborando una specifica arte cristiana che si differenzia progressivamente dall’arte profana contemporanea. Le pitture nelle Catacombe, le raffigurazioni dei sarcofagi, l’individuazione di una simbologia specifica, testimoniano la ricerca di una forma di comunicazione iconologica che diverrà una costante nei secoli successivi.

Domenica 15 giugno

Dott.ssa Stefania FOGAGNOLO

La via Flaminia e la Villa di Livia

Il tracciato della strada riprendeva antichi percorsi etruschi e, attraverso l’Umbria e le Marche, poneva in collegamento Roma con l’Adriatico. La realizzazione in età repubblicana segue l’espansionismo militare romano verso il nord ed è oggetto di successivi restauri in epoca imperiale da parte di Augusto, Vespasiano e Traiano. Proprio all’età augustea risale uno dei monumenti di maggiore interesse: la Villa di Livia. Documentata già dalle fonti antiche, come Plinio o Svetonio, venne localizzata solo nel 1863 e fu da allora tema di studi e campagne di scavo che hanno riportato in luce alcune delle più incantevoli testimonianze dell’arte romana.

Sabato 21 giugno

Dott.ssa Giorgia POLLIO

Il coro monastico di Santa Cecilia

Gran parte dell’opera di Pietro Cavallini è andata distrutta; tale perdita, se ha reso difficile l’individuazione del percorso artistico, ha certo contribuito al fascino della sua poetica. Dopo i mosaici di Santa Maria in Trastevere, gli affreschi in S. Cecilia sono l’opera più rappresentativa dell’artista. Qui Cavallini intervenne con un vasto ciclo decorativo in gran parte perduto. Recenti restauri nel Coro monastico ne hanno permesso un parziale recupero; particolarmente suggestiva, dopo la rimozione degli stalli, la ricomparsa sulla controfacciata del Giudizio Universale: quello che all’epoca era un invito alla meditazione sui reali valori dell’esistenza oggi è anche l’opportunità per ripensare i significati della pittura.

Domenica 5 ottobre

Arch. Pierluigi LOTTI

Roma sparita: i racconti di Tor di Nona

Piazza dei Matriciani, la Posterula Domizia, l’Arco di Parma, il Teatro Apollo, la Torre dell’Annona, la Caserma della Guardia Corsa, il “Loco de giustizia”, la “Pescaria”. La tradizionale “Roma sparita” era fatta di edifici, ma anche di mestieri, personaggi, modi di vivere; un mondo scomparso con gli interventi urbanistici postunitari. Ma i luoghi ricordano anche altre vicende, quelle di una Roma più vicina nel tempo ma anch’essa svanita: il mercato nero di Tor di Nona, i locali alternativi, i murales con l’asino che vola…

Sabato 11 ottobre

Prof. Riccardo M. DE PAOLI

La Roma dei Papi: la Necropoli Vaticana

“Io posso mostrarti i trofei degli apostoli. Se vorrai recarti nel Vaticano o sulla via Ostiense, troverai i trofei di coloro che fondarono questa Chiesa”. Seguendo l’indicazione di Eusebio di Cesarea, oggi come nel III secolo, percorrendo il tratto iniziale dell’antica Via Trionfale, tra il colle Vaticano e il mausoleo di Adriano, abbiamo incontrato presso il circo di Nerone un cimitero, con sepolture sin dal primo secolo, sia pagane che cristiane, e abbiamo cercato un sepolcro particolare.

Sabato 25 ottobre

Prof. Giovanni CECCARELLI

Nuova luce sul Medioevo a Roma

Per quanto in ogni tempo siano stati numerosi gli studi e le ricerche, è sempre possibile che a Roma si verifichi un nuovo ritrovamento a modificare le certezze e ad ampliare le conoscenze. È per esempio il caso della cosiddetta “Aula Gotica”, recentemente scoperta nel convento della basilica dei SS. Quattro Coronati, illustrata nell’appassionante conferenza odierna del Professor Ceccarelli.

Sabato 8 novembre

Dottoressa Rosaria PERRELLA

La collezione archeologica delle Assicurazioni Generali

Nel palazzo delle Assicurazioni Generali è stato recentemente aperto questo museo di notevole interesse, sia per la topografia romana (vi sono esposti i reperti ritrovati da Giuseppe Gatti durante gli scavi dei primi anni del 900 a piazza Venezia) che per l’archeologia classica (ovvero la collezione Merolli Fata, acquisita dalle Generali insieme alle assicurazioni Fata). Una efficace sistemazione didattica della collezione, un coinvolgente uso delle nuove tecnologie, una insolita vista sulla colonna Traiana ha reso l’esperienza della visita al Museo quanto mai gradevole.

Sabato 22 novembre

Arch. Antonio Federico CAIOLA

Il Casino De Rossi alla Lungara

Pochissimi sono coloro che conoscevano prima di oggi la vicenda di questa elegante villa settecentesca nota nel tempo come “Case di Salviati”, “Casino de Rossi”, “Sacro ritiro di Monsignor Piatti”. Un recente restauro, diretto dall’Architetto Caiola, che ha condotto anche la visita odierna, ha posto fine ad un generale degrado ed ha portato alla scoperta delle origini della storia: i resti di una villa del III sec. d.C. affacciata sul Tevere e di un mitreo con le pareti affrescate che in parte reinterpretano le figurazioni del primitivo triclinio.

Domenica 30 novembre

Dott.ssa Nicoletta BERNACCHIO

Roma turrita: la torre dei Borgia, la torre degli Annibaldi, la “Torre secura”

« Il rione Monti può ben a ragione dirsi il turrito per eccellenza: attorno alle sue poderose fortificazioni, ritenute inespugnabili, si stringevano i fieri montigiani … Oggi le vecchie torri, perduto il loro ufficio guerresco, sono divenute appendici di case; trasformate, ridotte nelle dimensioni, talvolta adattate all’umile uso di fienili e di magazzini  ». Benché scritte nel 1943, le parole di Emma Amadei sono quasi un resoconto della visita odierna: alla scoperta di un rione che sembra quasi dimenticare il suo passato.

Domenica 14 dicembre

Dott.ssa Giorgia POLLIO

Cavallini a San Giorgio in Velabro

Nel 1296 Iacopo Gaetano Stefaneschi viene eletto titolare dell’antica diaconia di San Giorgio in Velabro da Bonifacio VIII. Il cardinale si dedica con impegno al suo nuovo incarico: scrive una vita di S. Giorgio (contenuta in un Codice con finissime miniature della scuola di Simone Martini), intraprende lavori di restauro alla chiesa e soprattutto fa affrescare l’abside con un dipinto raffigurante Gesù Salvatore fra i Santi Giorgio, Maria, Pietro e Sebastiano; l’opera, dopo diverse attribuzioni, tra le quali a Giotto, è ormai accreditata al pittore romano, anche in considerazione del fatto che il Cavallini era familiare degli Stefaneschi.

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